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Il public speaking è un’abilità tutt’altro che scontata per un formatore o docente. Se ne accorgono sopratutto i partecipanti, ai corsi di formazione (specialmente sulla sicurezza), con una latente noia e disinteresse per i contenuti ascoltati.
Questa diffusa bassa competenza di public speaking dei docenti, in parte, è dovuta a percorsi scolastici o accademici che raramente insegnano come parlare in pubblico, in modo tecnico, pratico, coinvolgente. Ad esempio, in un corso di laurea di filosofia in Italia non c'è quasi mai uno specifico esame di public speaking, sebbene si studi teoria del linguaggio e il pensiero di famosi oratori e retori.
E quando notiamo lo sbadiglio del partecipante al corso di formazione, spesso si tende ad incolpare il contenuto molto tecnico, che necessariamente deve essere condiviso - come se non ci fosse nessuna altenativa.
Ma la verità è che lo stesso identico contenuto si può rendere molto più interessante, se presentato con l'aiuto di alcune tecniche di public speaking. Ad esempio, se vedi il TEDx Talk di Francesco Sgaramella, nel video sotto, ti renderai conto che anche parlare di sicurezza sul lavoro può diventare accattivante.
Per la precisione, abbiamo lavorato con Francesco circa 4 settimane, prima di salire sul palco dell'evento di Spoleto.
Per sopperire a questo "scalino" comunicativo tra docenti e partecipanti, condivido un piccolo vademecum "train the trainer" dedicato al public speaking per formatori. È suddiviso in 6 consigli:
Non praticare il public speaking solo il giorno prima dell'evento formativo. Dovresti allenare le tue abilità oratorie con regolarità, in luoghi in cui non sei sotto pressione, che potrebbero essere:
Prima di lavorare sul contenuto e la struttura della tua lezione, è fondamentale capire chi parteciperà e come. Datti delle risposte a queste domande:
Sebbene il succo della formazione è quasi sempre nel mezzo di un discorso, l'inizio e la fine possono lasciare buone e forti impressioni nei partecipanti. Sono quindi due parti della formazione che vanno particolarmente preparate.
In generale, la tua introduzione dovrebbe occupare circa il 10% della lunghezza di un discorso in pubblico. Potresti iniziare con un "gancio" di 30-45 secondi, che può assumere la forma di:
Durante la tua conclusione, suggerisco di riassumere i principali punti che hai presentato e poi condividi con il pubblico una breve frase, che permetta di memorizzare un punto cardine della tua formazione.
Ad esempio, se sei un formatore sulla tecnologia del cloud computing, potresti concludere con una frase "istagrammabile" e visiva come : "Quindi, il cloud computing è sicuro come un carro armato".
Trovi maggiori informazioni sulla struttura di un discorso formativo (apertura, centro, conclusione), in questa pagina.
L'uso delle slides è così abusato e "nocivo per l'attenzione" che ho dedicato una parte specifica del corso "train the trainer".
Ritengo comunque importante dare qui 3 consigli, per delle slide funzionali al public speaking (non il contrario):
Le pause nel discorso sono molto utili, per aiutare i partecipanti a seguirti e ravvivare il loro interesse. Non pensare che se usi le pause, queste significano noia: la noia di un oratore è più dovuta alla mancanza di cambi di tonalità o a tempi lenti (la distanza tra una sillaba e l'altra).
Immagina che davanti a te hai 4-5 partecipanti che si sono distratti con le notifiche dei loro cellulari. Se inserisci una bella pausa o rallenti il ritmo nel tuo discorso, questa probabilmente gli catturerà di nuovo attenzione, rifocalizzandosi sulla tua lezione.
Le pause, spesso, danno anche più autorità all'oratore stesso.
Cambia tonalità nelle parole e frasi, per dare dinamismo alle tue frasi e tenere più attento il pubblico.
Un piccolo esempio: puoi dire "Buongiorno a tutti" in maniera monotona (tutte e tre le parole dette con lo stesso tono), o con "tutti" pronunciato in una tonalità più alta (risultà un saluto più dinamico), o con "tutti" con un tono più basso (risulterà più formale e sicuro). Prova!
Spero che questi 6 consigli risultino semplici da mettere in pratica.
Considera comunque che sono la punta di un iceberg che è il public speaking per formatori e i percorsi Train the Trainer (formazione per formatori).
Se vuoi approfondirli, ti invito ad entrare in contatto.